La raccolta delle olive come forma d’integrazione

PERUGIA – Appena è ricomparso il sole nel cielo i beneficiari del Centro Immigrati del Progetto Sprar/Siproimi del Comune di Perugia, gestito dalla Cooperativa Sociale Perusia Onlus, hanno raccolto le olive. Telone verde a terra e rastrellini alla mano, l’esperienza è stata indubbiamente un momento di aggregazione e di contemplazione della natura.

Il percorso per il frantoio a piedi ha riempito i giovani beneficiari provenienti da Pakistan, Nigeria, Iraq e Costa d’Avorio, di aspettative e curiosità. Ognuno ha raccontato quali prodotti della terra ricordano dei loro Paesi, le tecniche di coltivazione e raccolta più diffuse.

Al frantoio di Antonio Trampolini in zona Monteluce, proprio nei pressi del Centro Immigrati, sono state mostrate le varie tappe della produzione: le olive vengono lavate, pulite dalle foglie, trasportate nel reparto della molitura e frangitura, vengono centrifugate e poi, finalmente, l’estrazione dell’olio… con il suo colore intenso giallo tendente al verde, il profumo dolce e pungente, fino all’imbottigliamento.

Con la degustazione, gentilmente offerta da Trampolini, di fronte ad un caldo ed accogliente caminetto acceso, si è concluso il tour. L’ultimo momento di condivisione e integrazione sta per compiersi: appena possibile prepareremo piatti italiani e internazionali che mangeremo tutti insieme (beneficiari, operatori, volontari del territorio) condendoli con il “nostro” olio.

 

Floriana Lenti

L’articolo è stato pubblicato su Vivoumbria.it